Potenziamento cognitivo e metacognitivo
Il potenziamento cognitivo consiste nel potenziamento delle funzioni cognitive ossia dei processi mentali quali la logica, il problem solving, le abilità visuo-spaziali, i processi di categorizzazione le funzioni esecutive.
Alla base del potenziamento cognitivo c’è il concetto scientifico di neuroplasticità cerebrale, cioè della capacità del nostro cervello di modificare la propria struttura e funzione sulla base degli stimoli esterni.
L’intervento è così focalizzato sul potenziamento delle facoltà cognitive più carenti partendo da quelle preservate che rappresentano il punto di forza del bambino.
Può essere dunque paragonato ad una sorta di “palestra”, che attraverso esercizi mirati, allena alcune aree celebrali con generalizzazione nella nostra vita quotidiana.
Il training mira, inoltre, a potenziare le funzioni esecutive, ovvero una serie di processi (quali la memoria, la pianificazione, il controllo) che ci permettono di adattarci ai cambiamenti, di fare dei ragionamenti.
I bambini utilizzano le funzioni esecutive in tutte le loro attività della vita quotidiana e il loro ruolo è risultato essere di fondamentale importanza per lo sviluppo cognitivo, psicologico e sociale e per la salute fisica e mentale.
Il termine metacognizione si riferisce ad un insieme di processi mentali che riguardano le conoscenze che abbiamo su come funziona la nostra mente, le attività che svolge e come organizza in modo strategico i processi cognitivi utili al raggiungimento di uno scopo. Riguarda inoltre i fattori ambientali e psicologici che possono influenzarli. L’obiettivo del training metacognitivo è di potenziare le abilità della persona nel poter riconoscere le strategie più utili e funzionali per raggiungere un obiettivo.
È presente una relazione tra aspetti metacognitivi e competenze cognitive.
Migliorare e potenziare il ragionamento a livello metacognitivo, può aiutare la persona a potenziare le proprie competenze cognitive, svolgendo le attività in modo più controllato e consapevole.